Durante l’attuale pandemia di COVID-19, le aziende agricole di tutto il mondo stanno continuando a soddisfare le esigenze alimentari globali. Ciononostante, ora gli agricoltori e gli operatori agricoli devono convivere con gli ulteriori timori di un potenziale contagio che potrebbe colpire le loro famiglie, le loro comunità e la loro capacità di produzione.


Sebbene non ci siano prove che gli alimenti e i relativi imballaggi possano essere responsabili della trasmissione del coronavirus, come evidenziato da uno studio condotto dall’A utorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e da altri enti (si veda il nostro post contenente diversi link utili), permangono le preoccupazioni legate alla sicurezza della produzione e della manipolazione dei cibi a livello di azienda agricola, per proteggere sia i prodotti sia coloro che li piantano, curano, raccolgono e confezionano.

Molti produttori si chiedono che cosa possono e devono fare. Abbiamo a disposizione molte fonti in cui vengono spiegati i sintomi e le misure di prevenzione basilari, tra cui il lavaggio delle mani. I governi locali, regionali e nazionali stanno identificando dei test e delle misure da adottare in caso di infezioni sospette o confermate.

Le informazioni contenute nel presente documento hanno lo scopo di illustrare come l’i mplementazione di buone pratiche agricole di base possa aiutare la nostra comunità, soprattutto in questo momento di incertezza.

Linee guida basilari:

  1. Il distanziamento sociale 

Secondo le raccomandazioni dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC), il distanziamento sociale consiste nel “astenersi dai raduni, evitare gli assembramenti e mantenere le distanze”, per quanto possibile, per limitare la capacità di diffusione del virus. Questo significa che i produttori devono valutare la possibilità di limitare o proibire le visite, evitare le strette di mano e qualsiasi altro contatto fisico, assicurarsi che i lavoratori abbiano uno spazio sufficiente (sempre pari ad almeno 2 metri circa) e rispettare le linee guida locali sull’argomento.
Ove possibile, il telelavoro (lavoro da casa o flessibile) deve essere messo a disposizione di tutti coloro che non devono necessariamente essere presenti in loco.
Nelle strutture di imballaggio e in altri ambienti chiusi, devono essere valutate pause e cambi di turno ben scaglionati.

  1. I lavoratori colpiti dalla malattia

È evidente che i lavoratori che presentano i sintomi della malattia non devono lavorare con i prodotti, come stabilito anche dalle procedure e dalla valutazione dei rischi igienici. Ciononostante, è essenziale che tali politiche vengano enfatizzate e rispettate. Devono essere osservate le informazioni specifiche sull’autoisolamento e sulla quarantena per il contenimento del COVID-19 e tutti i lavoratori ne devono essere a conoscenza. La segnalazione dei sintomi e dei test positivi (dei lavoratori e dei loro familiari) è fondamentale per evitare la diffusione del virus.


Il punto di controllo AF 3 “Igiene” (da 3.1 a 3.4) dello standard GLOBALG.A.P. per la Sicurezza Integrata in Agricoltura copre tali requisiti. I produttori devono aggiornare le procedure e la formazione in modo da includere i requisiti del caso speciale per quanto riguarda il COVID-19.

  1. Il lavaggio delle mani

Il lavaggio delle mani continua a essere una delle migliori misure protettive per evitare la diffusione del virus o il contagio (si veda https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/advice-for-public). Eccellenti istruzioni su come lavare le mani sono disponibili all’indirizzo https://twitter.com/SinghLions/status/1240686550939136003?s=20, dove è possibile visualizzare un video elogiato da Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.


Gli operatori che manipolano prodotti pronti per il consumo devono lavarsi le mani prima di iniziare il lavoro, dopo ogni visita al bagno, dopo aver manipolato materiale contaminato, dopo aver fumato o mangiato, dopo la pausa, prima di tornare al lavoro e in qualsiasi altro momento in cui le mani potrebbero essere diventate una fonte di contaminazione (ad es. dopo essersi toccati la faccia).


L’uso dei guanti non è necessariamente più sicuro e, in ogni caso, deve rispettare le apposite politiche già in vigore (ad es. per lo smaltimento dei guanti monouso).


L’efficacia delle mascherine facciali e degli indumenti protettivi nel prevenire la diffusione del virus e del contagio è soggetta a incertezze e discussioni scientifiche. Al momento, GLOBALG.A.P. non è in grado di raccomandarne l’uso come pratica standard in fase di produzione. I lavoratori con sintomi influenzali (ma senza esito positivo al test per il COVID-19) devono indossare una mascherina, ma in ogni caso, come spiegato in precedenza, non devono lavorare dei pressi di altre persone o prodotti alimentari.  I lavoratori che devono indossare una mascherina nell’ambito delle normali misure di tutela, ad es. per l’applicazione di antiparassitari, devono continuare a utilizzare le attrezzature di protezione individuale appropriate come da istruzioni riportate sull’etichetta.

I produttori devono predisporre forniture sufficienti di sapone, asciugamani monouso e disinfettanti mani per tutti i lavoratori e in tutte le postazioni.


Standard GLOBALG.A.P. per la Sicurezza Integrata in Agricoltura Allegato 1 AF: Valutazione generale dei rischi, AF 3: Igiene (da 3.1 a 3.4), AF 4.4: Indumenti/attrezzature protettive, AF 4.5: Benessere dei lavoratori, FV 5.1: Istruzioni di igiene, FV 5.2: Servizi sanitari

  1. Le procedure di emergenza

Ognuno deve prepararsi all’idea di essere contagiato e/o all’eventualità che una parte considerevole della forza lavoro sia contagiata e alla conseguente necessità di mantenere l’o peratività con un personale estremamente ridotto. È perciò necessario preparare delle procedure di base su chi contattare nel caso in cui un lavoratore presenti dei sintomi o per segnalare un’e ventuale infezione o esposizione, così come i numeri di telefono di emergenza e i piani di contingenza per continuare a mandare avanti le operazioni. È fondamentale identificare degli scenari di sospensione temporanea (a breve o a lungo termine) dell’attività. Le comunicazioni rivolte a tutti i lavoratori sullo stato e sulle procedure devono essere chiare e concise.


Standard GLOBALG.A.P. per la Sicurezza Integrata in Agricoltura AF 4.1.2, 4.3.1 e 4.5.2
 

  1. La politica sui visitatori

Le visite devono essere ridotte al minimo necessario e devono rispettare scrupolosamente le misure di distanziamento sociale e di igiene.


Standard GLOBALG.A.P. per la Sicurezza Integrata in Agricoltura AF 3.2: Igiene, AF 4.3.1: Gestione di incidenti ed emergenze, AF 4.4.1: Indumenti protettivi

Se i produttori sono responsabili degli alloggi dei lavoratori, è essenziale che i lavoratori e le loro famiglie comprendano le misure di mitigazione e implementino misure di distanziamento sociale e igiene potenziate.

Il trasporto dei lavoratori deve rispettare tutte queste misure ed eventuali requisiti aggiuntivi (ad es. permessi) previsti dalle linee guida o dai regolamenti.

Queste indicazioni non devono essere l’unico riferimento per gli sforzi di prevenzione e lotta alla diffusione del COVID-19 da parte dell’azienda agricola. Le istruzioni e le linee guida diffuse da qualsiasi ente governativo a livello statale/regionale/provinciale devono essere rispettate da ogni punto di vista. In caso di conflitto, queste ultime prevalgono sulle presenti indicazioni.

Risorse utili:

  • Standard GLOBALG.A.P. per la Sicurezza Integrata in Agricoltura relativo a Frutta e Ortaggi, v 5.2 o v 5.3-GFS. I documenti possono essere scaricati gratuitamente all’indirizzo www.globalgap.org.